L’utilizzo della statistica sui mercati finanziari è certamente al centro delle nostre riflessioni e dell’operatività sul fronte consulenziale, come ben sa chi legge regolarmente questa nota settimanale. Tuttavia, esiste una differenza sostanziale tra la statistica intesa come ricerca di una persistenza nei numeri e la singola rilevazione statistica. La prima rappresenta il grado e la frequenza con cui un fenomeno si ripete, mentre la seconda rappresenta il singolo evento che, proprio perché statisticamente rilevante, può assumere un suo significato particolare.
Il perfetto esempio della differenza sopra descritta ben si può cogliere nell’attenta osservazione di quanto si è verificato sui mercati azionari nella giornata di giovedì, con la pubblicazione del dato relativo al Consumer Price Index negli Stati Uniti. Nonostante il dato sia stato nel complesso peggiore rispetto alle stime di consenso degli analisti, l’S&P500 ha dato vita ad una flessione superiore al 4% in preapertura dei mercati americani, salvo poi dar vita ad un rimbalzo, nel corso della stessa seduta, superiore al 5%, chiudendo la giornata in rialzo di oltre il 2%.
Dal 1983 ad oggi ci sono state nove occorrenze in cui l’indice americano nella stessa seduta ha dato vita ad una flessione superiore al 2%, per poi chiudere al rialzo di oltre il 2%. L’ultimo caso è riferito alla seduta del 4 ottobre 2011: ancor più interessante è notare come occorrenze simili si siano verificate in tre casi nel corso del solo 2008. La significatività di un simile evento risiede nel fatto che questo genere di violenti movimenti di prezzo spesso si verificano in prossimità di minimi significativi dei mercati. È così anche in questo caso?
Un quesito così delicato richiede ha risposta necessariamente più articolata. Volendo quindi scomporre i livelli su cui articolare le risposte, possiamo identificare quattro domande chiave mediante le quali leggere l’impatto del dato di giovedì sui mercati finanziari.
L’ultimo dato sull’inflazione americana ha in qualche modo messo in luce un miglioramento su questo fronte?
Il dato di giovedì ha evidenziato una flessione modesta dell’inflazione su base mensile e, soprattutto, un rafforzamento della componente “core”: il dettaglio certamente più penalizzante dell’ultima rilevazione.
Fonte: Fred
Su questo fronte, gli ultimi dati evidenziano anche un rialzo dei breakeven inflation rates a cinque anni, sia pur nel quadro di un dato che ha mostrato una costante flessione dopo il picco di marzo scorso. Possiamo quindi affermare che le ultime rilevazioni sull’inflazione ad oggi evidenziano un quadro perlomeno stazionario del fenomeno.
Fonte: Fred
2) Sul fronte dei rendimenti e della dinamica dei tassi stiamo assistendo a segnali di un cambio di trend?
A questa domanda possiamo rispondere soprattutto se analizziamo la dinamica relativa di tassi e rendimenti rispetto al mercato azionario. Nello specifico, nel commento relativo alla settimana precedente, avevamo isolato le dinamiche di forza relativa tra i rendimenti dei Treasuries a dieci anni e l’S&P500, osservando come nel periodo 1972-1975 la flessione dei rendimenti si fosse accompagnata ad un bottom sull’S&P500.
10Y US Treasury Yield / S&P500 Large Cap Index – S&P500 Large Cap Index (1972-1975)
Come rileviamo, la dinamica dei rendimenti si erano accompagnati a segnali di accumulazione sull’indice americano. Il quadro attuale evidenzia le medesime divergenze rialziste del periodo precedentemente osservato?
10Y US Treasury Yield / S&P500 Large Cap Index – S&P500 Large Cap Index (2021-2022)
Alla luce del nuovo massimo registrato nella forza relativa tra TNX e SPY, possiamo tranquillamente affermare che la risposta ad oggi è no e che, in base ai dati a nostra disposizione, non osserviamo alcun cambio di forza relativa che ci spinga a ritenere che il quadro sia mutato rispetto alla settimana precedente.
3) Alla luce di quanto osserviamo sul mercato monetario, possiamo intravedere segnali di possibile prossimo cambio di direzione della politica della Fed (c.d. Fed Pivot)?
Su questo fronte il primo punto di osservazione è dato dai future sui Fed Funds, sui quali si osserva molto evidentemente come le probabilità di un taglio dei tassi nella seduta di Dicembre 2013 si sia ridotta rispetto alla settimana precedente: una conferma diretta di quanto gli ultimi dati implichino una Fed “hawkins” più di quanto non lo fosse solo alla fine della settimana precedente.
Fonte: FedWatch CME
Il secondo livello di analisi viene dall’osservazione di quanto osserviamo dell’indice sulla volatilità implicita dei Treasuries, che questa settimana ha registrato nuovi massimi. Questa rilevazione, unita all’osservazione di una dinamica in correzione dei prezzi dell’obbligazionario, ci conferma che un cambio di politica monetaria della Fed, nonostante le crescenti pressioni esterne, non sia oggi scontato nei prezzi sul mercato monetario.
ICE BofAML MOVE Index (gennaio 2020 – ottobre 2022)
4) Si osservano segnali o set-up d’inversione dell’attuale trend dei mercati azionari?
Partendo dagli indicatori sentiment, osserviamo come la percentuale di titoli che scambiano sotto la media mobile a 50 giorni è sui minimi dell’anno ma, tuttavia, non accenna a mostrare segnali di ripresa, mantenendo molte similitudini con la dinamica osservata nel 2008-2009.
% di titoli dell’S&P500 > 50-EMA (2002 – 2022)
Una dinamica molto simile, tanto nella persistenza su valori molto depressi quanto sulla similitudine con il 2008-2009, la su osserva sulla differenza tra nuovi massimi e nuovi minimi sull’S&P500.
S&P500 New Highs – S&P500 New Lows Index (2002 – 2022)
Muovendoci sul fronte delle dinamiche di prezzo, non possiamo che registrare la rottura di livello significativi di prezzi e supporti dinamici, tanto sugli indici americani quanto su quelli globali.
Nasdaq100 Index; Nasdaq100 % of stocks above 50 DMA (2002 – 2022)MSCI World (ex-USA) Index (1995 – 2022)
Venendo alle conclusioni, dobbiamo ricordare che esiste sempre un altro lato per ogni medaglia, e che un anno come quello attuale rappresenta la maggior correzione di tipo cross asset osservata negli ultimi quarant’anni. Questo apre uno spazio importante di rendimento per i prossimi anni, in primis per gli investitori obbligazionari. Allo stesso tempo, l’osservazione incrociata di diversi data-set ci ricorda che il quadro generale non mostra ancora quei segnali costruttivi che, per quanto vorremmo vedere, non dobbiamo ricercare in un singolo dato. La nostra condizione di investitori ci impone di operare in una logica “buy and hold”: l’asset allocation dinamica serve lo scopo che non diventi “buy and hold…and hope!”.
“Non credo nell’attendere gli errori. Una volta che sei giunto alla determinazione di aver commesso un errore, o hai perso fiducia in quella strategia, devi agire”.
Paula Volent
Disclaimer:
Questo documento assume natura educativa e non può essere considerato attività di consulenza finanziaria indipendente. L’autore o DLD Capital SCF S.r.l. non sono responsabili delle decisioni che potrebbero essere intraprese a seguito della lettura di questo articolo. Prima di assumere scelte d’investimento, suggeriamo di rivolgervi ad un consulente finanziario iscritto all’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (www.organismocf.it).
Condividi
Informativa
Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità (“miglioramento dell'esperienza” e “misurazione”) come specificato nella cookie policy.
Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento. Scopri di più e personalizzaAccettaRifiuta×
Manage consent
Cookie Policy
Questo documento contiene informazioni in merito alle tecnologie che consentono a questa Applicazione di raggiungere gli scopi descritti di seguito. Tali tecnologie permettono al Titolare di raccogliere e salvare informazioni (per esempio tramite l’utilizzo di Cookie) o di utilizzare risorse (per esempio eseguendo uno script) sul dispositivo dell’Utente quando quest’ultimo interagisce con questa Applicazione.
Per semplicità, in questo documento tali tecnologie sono sinteticamente definite “Strumenti di Tracciamento”, salvo vi sia ragione di differenziare.
Per esempio, sebbene i Cookie possano essere usati in browser sia web sia mobili, sarebbe fuori luogo parlare di Cookie nel contesto di applicazioni per dispositivi mobili, dal momento che si tratta di Strumenti di Tracciamento che richiedono la presenza di un browser. Per questo motivo, all’interno di questo documento il temine Cookie è utilizzato solo per indicare in modo specifico quel particolare tipo di Strumento di Tracciamento.
Alcune delle finalità per le quali vengono impiegati Strumenti di Tracciamento potrebbero, inoltre richiedere il consenso dell’Utente. Se viene prestato il consenso, esso può essere revocato liberamente in qualsiasi momento seguendo le istruzioni contenute in questo documento.
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento gestiti direttamente dal Titolare (comunemente detti Strumenti di Tracciamento “di prima parte”) e Strumenti di Tracciamento che abilitano servizi forniti da terzi (comunemente detti Strumenti di Tracciamento “di terza parte”). Se non diversamente specificato all’interno di questo documento, tali terzi hanno accesso ai rispettivi Strumenti di Tracciamento.
Durata e scadenza dei Cookie e degli altri Strumenti di Tracciamento simili possono variare a seconda di quanto impostato dal Titolare o da ciascun fornitore terzo. Alcuni di essi scadono al termine della sessione di navigazione dell’Utente.
In aggiunta a quanto specificato nella descrizione di ciascuna delle categorie di seguito riportate, gli Utenti possono ottenere informazioni più dettagliate ed aggiornate sulla durata, così come qualsiasi altra informazione rilevante – quale la presenza di altri Strumenti di Tracciamento – nelle privacy policy dei rispettivi fornitori terzi (tramite i link messi a disposizione) o contattando il Titolare.
Attività strettamente necessarie a garantire il funzionamento di questa Applicazione e la fornitura del Servizio
Questa Applicazione utilizza Cookie comunemente detti “tecnici” o altri Strumenti di Tracciamento analoghi per svolgere attività strettamente necessarie a garantire il funzionamento o la fornitura del Servizio.
Altre attività che prevedono l’utilizzo di Strumenti di Tracciamento
Miglioramento dell’esperienza
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per fornire una user experience personalizzata, consentendo una migliore gestione delle impostazioni personali e l’interazione con network e piattaforme esterne.
Interazione con social network e piattaforme esterne
Questo tipo di servizi permette di effettuare interazioni con i social network, o con altre piattaforme esterne, direttamente dalle pagine di questa Applicazione.
Le interazioni e le informazioni acquisite da questa Applicazione sono in ogni caso soggette alle impostazioni privacy dell’Utente relative ad ogni social network.
Questo tipo di servizio potrebbe comunque raccogliere dati sul traffico per le pagine dove il servizio è installato, anche quando gli Utenti non lo utilizzano.
Si raccomanda di disconnettersi dai rispettivi servizi per assicurarsi che i dati elaborati su questa Applicazione non vengano ricollegati al profilo dell’Utente.
Pulsante e widget sociali di Linkedin (LinkedIn Corporation)
Il pulsante e i widget sociali di LinkedIn sono servizi di interazione con il social network Linkedin, forniti da LinkedIn Corporation.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy.
Misurazione
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per misurare il traffico e analizzare il comportamento degli Utenti con l’obiettivo di migliorare il Servizio.
Servizi di statistica anonimizzata
I servizi in questa sezione permettono al Titolare di elaborare e gestire statistiche in forma anonima grazie all’uso di Strumenti di Tracciamento di prima parte.
Google Analytics con IP anonimizzato
Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google LLC oppure da Google Ireland Limited, a seconda della posizione in cui questa Applicazione viene utilizzata, (“Google”). Google utilizza i Dati Personali raccolti allo scopo di tracciare ed esaminare l’utilizzo di questa Applicazione, compilare report e condividerli con gli altri servizi sviluppati da Google.
Google potrebbe utilizzare i Dati Personali per contestualizzare e personalizzare gli annunci del proprio network pubblicitario.
Questa integrazione di Google Analytics rende anonimo il tuo indirizzo IP. L’anonimizzazione funziona abbreviando entro i confini degli stati membri dell’Unione Europea o in altri Paesi aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo l’indirizzo IP degli Utenti. Solo in casi eccezionali, l’indirizzo IP sarà inviato ai server di Google ed abbreviato all’interno degli Stati Uniti.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy – Opt Out; Irlanda – Privacy Policy – Opt Out.
Statistica
I servizi contenuti nella presente sezione permettono al Titolare del Trattamento di monitorare e analizzare i dati di traffico e servono a tener traccia del comportamento dell’Utente.
WordPress Stat
WordPress Stats è un servizio di statistica fornito da Automattic Inc. oppure da Aut O’Mattic A8C Ireland Ltd., a seconda della posizione in cui questa Applicazione viene utilizzata.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy; Irlanda – Privacy Policy.
Come gestire le preferenze e prestare o revocare il consenso
Esistono vari modi per gestire le preferenze relative agli Strumenti di Tracciamento e per prestare o revocare il consenso, ove necessario:
Gli Utenti possono gestire le preferenze relative agli Strumenti di Tracciamento direttamente tramite le impostazioni dei propri dispositivi – per esempio, possono impedire l’uso o l’archiviazione di Strumenti di Tracciamento.
In aggiunta, ogni qualvolta l’utilizzo di Strumenti di Tracciamento dipenda da consenso, l’Utente può prestare o revocare tale consenso impostando le proprie preferenze all’interno dell’informativa sui cookie o aggiornando tali preferenze tramite il widget delle impostazioni di tracciamento, se presente.
Grazie ad apposite funzioni del browser o del dispositivo è anche possibile rimuovere Strumenti di Tracciamento precedentemente salvati.
Altri Strumenti di Tracciamento presenti nella memoria locale del browser possono essere rimossi cancellando la cronologia di navigazione.
Per quanto riguarda Strumenti di Tracciamento di terza parte, gli Utenti possono gestire le preferenze e revocare il consenso visitando il relativo link di opt out (qualora disponibile), utilizzando gli strumenti descritti nella privacy policy della terza parte o contattandola direttamente.
Individuare le impostazioni relative agli Strumenti di Tracciamento
Gli Utenti possono, per esempio, trovare informazioni su come gestire i Cookie in alcuni dei browser più diffusi ai seguenti indirizzi:
Google Chrome
Mozilla Firefox
Apple Safari
Microsoft Internet Explorer
Microsoft Edge
Brave
Opera
Gli Utenti possono inoltre gestire alcuni Strumenti di Tracciamento per applicazioni mobili disattivandoli tramite le apposite impostazioni del dispositivo, quali le impostazioni di pubblicità per dispositivi mobili o le impostazioni relative al tracciamento in generale (gli Utenti possono consultare le impostazioni del dispositivo per individuare quella pertinente).
Titolare del Trattamento dei Dati
DLD Capital scf s.r.l. – Viale Parioli 112- 00197 Roma
Indirizzo email del Titolare: info@dldcapital.it
Dal momento che l’uso di Strumenti di Tracciamento di terza parte su questa Applicazione non può essere completamente controllato dal Titolare, ogni riferimento specifico a Strumenti di Tracciamento di terza parte è da considerarsi indicativo. Per ottenere informazioni complete, gli Utenti sono gentilmente invitati a consultare la privacy policy dei rispettivi servizi terzi elencati in questo documento.
Data l’oggettiva complessità di identificazione delle tecnologie di tracciamento, gli Utenti sono invitati a contattare il Titolare qualora volessero ricevere ulteriori informazioni in merito all’utilizzo di tali tecnologie su questa Applicazione.
Definizioni e riferimenti legali
Dati Personali (o Dati)
Costituisce dato personale qualunque informazione che, direttamente o indirettamente, anche in collegamento con qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale, renda identificata o identificabile una persona fisica.
Dati di Utilizzo
Sono le informazioni raccolte automaticamente attraverso questa Applicazione (anche da applicazioni di parti terze integrate in questa Applicazione), tra cui: gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dall’Utente che si connette con questa Applicazione, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nell’inoltrare la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta dal server (buon fine, errore, ecc.) il paese di provenienza, le caratteristiche del browser e del sistema operativo utilizzati dal visitatore, le varie connotazioni temporali della visita (ad esempio il tempo di permanenza su ciascuna pagina) e i dettagli relativi all’itinerario seguito all’interno dell’Applicazione, con particolare riferimento alla sequenza delle pagine consultate, ai parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’Utente.
Utente
L’individuo che utilizza questa Applicazione che, salvo ove diversamente specificato, coincide con l’Interessato.
Interessato
La persona fisica cui si riferiscono i Dati Personali.
Responsabile del Trattamento (o Responsabile)
La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente che tratta dati personali per conto del Titolare, secondo quanto esposto nella presente privacy policy.
Titolare del Trattamento (o Titolare)
La persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali e gli strumenti adottati, ivi comprese le misure di sicurezza relative al funzionamento ed alla fruizione di questa Applicazione. Il Titolare del Trattamento, salvo quanto diversamente specificato, è il titolare di questa Applicazione.
Questa Applicazione
Lo strumento hardware o software mediante il quale sono raccolti e trattati i Dati Personali degli Utenti.
Servizio
Il Servizio fornito da questa Applicazione così come definito nei relativi termini (se presenti) su questo sito/applicazione.
Unione Europea (o UE)
Salvo ove diversamente specificato, ogni riferimento all’Unione Europea contenuto in questo documento si intende esteso a tutti gli attuali stati membri dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.
Cookie
I Cookie sono Strumenti di Tracciamento che consistono in piccole porzioni di dati conservate all’interno del browser dell’Utente.
Strumento di Tracciamento
Per Strumento di Tracciamento s’intende qualsiasi tecnologia – es. Cookie, identificativi univoci, web beacons, script integrati, e-tag e fingerprinting – che consenta di tracciare gli Utenti, per esempio raccogliendo o salvando informazioni sul dispositivo dell’Utente.
________________________________________
Riferimenti legali
La presente informativa privacy è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679.
Ove non diversamente specificato, questa informativa privacy riguarda esclusivamente questa Applicazione.
4 domande ai mercati post CPI USA
L’utilizzo della statistica sui mercati finanziari è certamente al centro delle nostre riflessioni e dell’operatività sul fronte consulenziale, come ben sa chi legge regolarmente questa nota settimanale. Tuttavia, esiste una differenza sostanziale tra la statistica intesa come ricerca di una persistenza nei numeri e la singola rilevazione statistica. La prima rappresenta il grado e la frequenza con cui un fenomeno si ripete, mentre la seconda rappresenta il singolo evento che, proprio perché statisticamente rilevante, può assumere un suo significato particolare.
Il perfetto esempio della differenza sopra descritta ben si può cogliere nell’attenta osservazione di quanto si è verificato sui mercati azionari nella giornata di giovedì, con la pubblicazione del dato relativo al Consumer Price Index negli Stati Uniti. Nonostante il dato sia stato nel complesso peggiore rispetto alle stime di consenso degli analisti, l’S&P500 ha dato vita ad una flessione superiore al 4% in preapertura dei mercati americani, salvo poi dar vita ad un rimbalzo, nel corso della stessa seduta, superiore al 5%, chiudendo la giornata in rialzo di oltre il 2%.
Dal 1983 ad oggi ci sono state nove occorrenze in cui l’indice americano nella stessa seduta ha dato vita ad una flessione superiore al 2%, per poi chiudere al rialzo di oltre il 2%. L’ultimo caso è riferito alla seduta del 4 ottobre 2011: ancor più interessante è notare come occorrenze simili si siano verificate in tre casi nel corso del solo 2008. La significatività di un simile evento risiede nel fatto che questo genere di violenti movimenti di prezzo spesso si verificano in prossimità di minimi significativi dei mercati. È così anche in questo caso?
Un quesito così delicato richiede ha risposta necessariamente più articolata. Volendo quindi scomporre i livelli su cui articolare le risposte, possiamo identificare quattro domande chiave mediante le quali leggere l’impatto del dato di giovedì sui mercati finanziari.
Il dato di giovedì ha evidenziato una flessione modesta dell’inflazione su base mensile e, soprattutto, un rafforzamento della componente “core”: il dettaglio certamente più penalizzante dell’ultima rilevazione.
Su questo fronte, gli ultimi dati evidenziano anche un rialzo dei breakeven inflation rates a cinque anni, sia pur nel quadro di un dato che ha mostrato una costante flessione dopo il picco di marzo scorso. Possiamo quindi affermare che le ultime rilevazioni sull’inflazione ad oggi evidenziano un quadro perlomeno stazionario del fenomeno.
2) Sul fronte dei rendimenti e della dinamica dei tassi stiamo assistendo a segnali di un cambio di trend?
A questa domanda possiamo rispondere soprattutto se analizziamo la dinamica relativa di tassi e rendimenti rispetto al mercato azionario. Nello specifico, nel commento relativo alla settimana precedente, avevamo isolato le dinamiche di forza relativa tra i rendimenti dei Treasuries a dieci anni e l’S&P500, osservando come nel periodo 1972-1975 la flessione dei rendimenti si fosse accompagnata ad un bottom sull’S&P500.
Come rileviamo, la dinamica dei rendimenti si erano accompagnati a segnali di accumulazione sull’indice americano. Il quadro attuale evidenzia le medesime divergenze rialziste del periodo precedentemente osservato?
Alla luce del nuovo massimo registrato nella forza relativa tra TNX e SPY, possiamo tranquillamente affermare che la risposta ad oggi è no e che, in base ai dati a nostra disposizione, non osserviamo alcun cambio di forza relativa che ci spinga a ritenere che il quadro sia mutato rispetto alla settimana precedente.
3) Alla luce di quanto osserviamo sul mercato monetario, possiamo intravedere segnali di possibile prossimo cambio di direzione della politica della Fed (c.d. Fed Pivot)?
Su questo fronte il primo punto di osservazione è dato dai future sui Fed Funds, sui quali si osserva molto evidentemente come le probabilità di un taglio dei tassi nella seduta di Dicembre 2013 si sia ridotta rispetto alla settimana precedente: una conferma diretta di quanto gli ultimi dati implichino una Fed “hawkins” più di quanto non lo fosse solo alla fine della settimana precedente.
Il secondo livello di analisi viene dall’osservazione di quanto osserviamo dell’indice sulla volatilità implicita dei Treasuries, che questa settimana ha registrato nuovi massimi. Questa rilevazione, unita all’osservazione di una dinamica in correzione dei prezzi dell’obbligazionario, ci conferma che un cambio di politica monetaria della Fed, nonostante le crescenti pressioni esterne, non sia oggi scontato nei prezzi sul mercato monetario.
4) Si osservano segnali o set-up d’inversione dell’attuale trend dei mercati azionari?
Partendo dagli indicatori sentiment, osserviamo come la percentuale di titoli che scambiano sotto la media mobile a 50 giorni è sui minimi dell’anno ma, tuttavia, non accenna a mostrare segnali di ripresa, mantenendo molte similitudini con la dinamica osservata nel 2008-2009.
Una dinamica molto simile, tanto nella persistenza su valori molto depressi quanto sulla similitudine con il 2008-2009, la su osserva sulla differenza tra nuovi massimi e nuovi minimi sull’S&P500.
Muovendoci sul fronte delle dinamiche di prezzo, non possiamo che registrare la rottura di livello significativi di prezzi e supporti dinamici, tanto sugli indici americani quanto su quelli globali.
Venendo alle conclusioni, dobbiamo ricordare che esiste sempre un altro lato per ogni medaglia, e che un anno come quello attuale rappresenta la maggior correzione di tipo cross asset osservata negli ultimi quarant’anni. Questo apre uno spazio importante di rendimento per i prossimi anni, in primis per gli investitori obbligazionari. Allo stesso tempo, l’osservazione incrociata di diversi data-set ci ricorda che il quadro generale non mostra ancora quei segnali costruttivi che, per quanto vorremmo vedere, non dobbiamo ricercare in un singolo dato. La nostra condizione di investitori ci impone di operare in una logica “buy and hold”: l’asset allocation dinamica serve lo scopo che non diventi “buy and hold…and hope!”.
“Non credo nell’attendere gli errori. Una volta che sei giunto alla determinazione di aver commesso un errore, o hai perso fiducia in quella strategia, devi agire”.
Paula Volent
Disclaimer:
Questo documento assume natura educativa e non può essere considerato attività di consulenza finanziaria indipendente. L’autore o DLD Capital SCF S.r.l. non sono responsabili delle decisioni che potrebbero essere intraprese a seguito della lettura di questo articolo. Prima di assumere scelte d’investimento, suggeriamo di rivolgervi ad un consulente finanziario iscritto all’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (www.organismocf.it).