In tutte le professioni l’esperienza gioca un ruolo fondamentale: l’operatività sui mercati finanziari non fa in alcuno modo eccezione a questa regola.
Dopo oltre dodici dieci anni di mercati azionari rialzisti, con la parentesi della correzione più rapida della storia, a seguito dello scoppio della pandemia, un’intera generazione di investitori in questo 2022 si è trovata per la prima volta a confrontarsi con la complessità di un mercato ribassista: una flessione, quella di questa fase, che dura da circa dodici mesi, con lunghe fasi di rimbalzo rispetto ad un trend primario dei prezzi ribassista, ed una volatilità ancora su livelli storicamente contenuti e quindi di poco aiuto nella lettura del reale grado di avversione al rischio degli investitori.
Fonte: Bloomberg
In uscita da una settimana che ha visto la pubblicazione del dato sull’inflazione americana e le riunioni di politica monetaria di Fed e BCE, ha senso porsi alcune domande fondamentali, con il solo fine di raccogliere e rielaborare i messaggi che le dinamiche di prezzo sul mercato azionario e obbligazionario ci hanno restituito.
A seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione americana e della riunione della Fed, come si sono mossi i tassi d’interesse e le aspettative sull’inflazione futura?
Il dato sull’inflazione ha sorpreso positivamente il mercato, uscendo nettamente al di sotto delle stime degli analisti. Successivamente, in linea con quanto atteso dal mercato, Jerome Powell ha alzato i tassi di riferimento dei Fed funds di 50 punti base. Come osserviamo, le aspettative sul c.d. “terminale rate”, per la riunione del 14 giugno prossimo, oggi prezzano al 94,1% un range compreso tra il 4,50% e il 5,25%, in netta discesa rispetto alle settimane precedenti.
Fonte: CME Fed Watch Tool
Quali sono stati i riflessi sul mercato monetario, in particolare con riferimento ai rendimenti dei Treasuries USA e alla loro relazione con l’S&P500? Come osserviamo, i rendimenti sul decennale USA non si sono mossi significativamente.
Fonte: CBOE 10 Year US Treasury Yield / S&P500 Large Cap Index – CBOE 10 Year US Treasury Yield (gennaio – dicembre 2022)
Il terzo interrogativo che dobbiamo porci è: se consideriamo la reazione sul mercato azionario e obbligazionario americano come già prezzato prima del meeting della Fed, cosa ha provocato la flessione sui mercati azionari nelle sedute di giovedì e venerdì?
La gran parte della correzione sui mercati azionari si è verificata nelle sedute di giovedì e venerdì a seguito della riunione della BCE e di queste dichiarazioni di Christine Lagarde:
Fonte: CNBC
Nello specifico, l’ipotesi che la BCE possa nel prossimo futuro muoversi con maggior decisione sul fronte del rialzo dei tassi rispetto alla Fed, unita alla aperta dichiarazione di attendersi una prossima recessione nell’eurozona, hanno accelerato la correzione delle sedute di giovedì e venerdì.
Alla luce dell’evidenza di mercati finanziari che, in linea con le previsioni di Christine Lagarde, hanno iniziato a scontare uno scenario di tassi d’interesse progressivamente sempre più restrittivi e di un ciclo economico in forte rallentamento, Il prossimo interrogativo al quale rispondere è il seguente: quale quadro di riferimento di forniscono i mercati azionari?
Come osserviamo, tanto l’S&P500 quanto il Nasdaq100, evidenziano un quadro tecnico di forte debolezza, con il secondo che, per la prima volta dal giugno 2010, ha rotto al ribasso la media mobile a 200 settimane.
S&P500 Large Cap Index (2014 – 2022)Nasdaq100 Index (2006 – 2022)
Inevitabilmente, la persistente debolezza del mercato azionario ci pone l’interrogativo di quale scenario sul piano fondamentale i mercati possa andare a scontare nei prossimi mesi.
Nel complesso delle valutazioni sviluppate nei mesi precedenti, abbiamo in diverse circostanze sottolineato come a valutazioni e aspettative di utili per azione più contenute corrispondano livelli inferiori sugli indici azionari. Real Investment Advice ha recentemente ben tracciato le prospettive per l’S&P500 nel caso di una revisione al ribasso delle stime di utili per il prossimo anno.
Fonte: Real Investment Advice (@Lance Roberts)
In aggiunta, dobbiamo considerare come, in un contesto economico in peggioramento, la i livelli base di multiplo P/E possano modificarsi significativamente e scendere, unitamente alle stime di utile per azione, al di sotto dell’attuale livello, pari a 18X.
Fonte: Yardeni Research
L’ipotesi di una lieve recessione (c.d. soft landing) o di una tenuta del ciclo economico non sono da escludere, ragion per cui è fondamentale considerare diversi scenari nel nostro piano di asset allocation dinamica, consapevoli che il mercato nei prossimi mesi sarà molto data dependent.
Allargando il campo della nostra osservazione, e alla luce di un dato sull’inflazione migliore di quanto atteso, come riflesso nei futures sui Fed funds, la prossima domanda alla quale rispondere è: quali segnali ci stanno arrivando dal mercato obbligazionario?
Come osserviamo, e restando alla sola osservazione di quanto rileviamo sul mercato americano, l’obbligazionario americano sta evidenziando segnali di forza, tanto in termini assoluti quanto in termini di forza relativa rispetto all’S&P500.
Fonte: S&P500 Large Cap Index / iShares 20+ Years Treasury Bond ETF – iShares 20+ Years Treasury Bond ETF (gennaio 2018 – dicembre 2022)
Questa ripresa di valore ben si sposa con lo scenario di tipo binario delineato nelle settimane precedenti: nell’ipotesi di un’inflazione in rallentamento, tanto nel caso in cui l’economia si muovesse in territorio recessivo, quanto nel caso in cui il ciclo economico si dimostrasse maggiormente resiliente rispetto alle attese, l’obbligazionario potrebbe andare incontro ad una significativa ripresa di valore.
Al quadro delle considerazioni finora sviluppate dobbiamo infine aggiungere un ulteriore elemento di riflessione. Come osserviamo, in questa settimana, e in linea con quanto rilevato lungo tutto l’arco del 2022, la volatilità si è mossa all’interno di un trading range ben definito ed in correlazione inversa con l’S&P500.
Fonte: Volatility Index – New Methodology / S&P500 Large Cap Index (gennaio – dicembre 2022)
Come evidenziato nell’ambito delle analisi delle settimane precedenti, statisticamente, un bear market tende a concludersi a seguito di un’espansione di volatilità ben al di sopra dei livelli attuali.
Fonte: Volatility Index – New Methodology / S&P500 Large Cap Index (aprile 2007 – aprile 2009)
Quali considerazioni conclusive ci porta in dote l’evoluzione degli eventi di questa intensa e significativa settimana sui mercati?
– il mercato azionario oggi conferma il quadro ribassista che ha caratterizzato l’intero 2022. Se assumiamo come riferimento l’indice S&P500, l’area compresa tra 4.100 e 4.300 punti resta il principale test al rialzo: sia pur su questi livelli il mercato resta in impostato a ribasso.
– Il recente rimbalzo è stato guidato dai settori più difensivi, a conferma di una modesta propensione al rischio degli investitori.
– Le probabilità di recessione restano alte, stando a quanto segnalano gli indicatori economici di tipo leading e la curva dei rendimenti.
– Una recessione, inevitabilmente, rischia di portare con sé una revisione al ribasso degli utili aziendali e, con essa, le valutazioni sul mercato azionario.
– il mercato rappresenta un meccanismo di previsione degli scenari futuri. Parte delle prospettive recessive potrebbero già essere scontate nei prezzi, con la conseguenza che un minimo di periodo sugli indici azionari potrebbe essere raggiunto prima di quanto si pensi.
– Il mercato obbligazionario sta dando vita ad un rimbalzo significativo, sia pur in misura maggiore negli Stati Uniti che in Europa. In termini relativi e in questa fase, resta l’asset class con il maggior potenziale rialzista.
Come accennato all’inizio, non molti investitori oggi sono avvezzi all’esperienza di un mercato ribassista: la sua durata, le caratteristiche e i tempi di sviluppo sono molto diversi rispetto a quelli di una semplice e più rapida correzione. I mercati cambiano la loro natura da periodo a periodo e l’esperienza, unita alla naturale inclinazione nel considerare sempre aperte tutte le diverse possibilità di scenario, ci aiuteranno a leggere e a reagire, nel modo più efficace, ad un contesto di mercato tanto sfidante come quello attuale.
“Un vantaggio statistico non è niente più di un’indicazione della maggior probabilità che si verifichi un evento piuttosto che un altro.”
Mark Douglas
Disclaimer:
Questo documento assume natura educativa e non può essere considerato attività di consulenza finanziaria indipendente. L’autore o DLD Capital SCF S.r.l. non sono responsabili delle decisioni che potrebbero essere intraprese a seguito della lettura di questo articolo. Prima di assumere scelte d’investimento, suggeriamo di rivolgervi ad un consulente finanziario iscritto all’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (www.organismocf.it).
Condividi
Informativa
Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per altre finalità (“miglioramento dell'esperienza” e “misurazione”) come specificato nella cookie policy.
Puoi liberamente prestare, rifiutare o revocare il tuo consenso, in qualsiasi momento. Scopri di più e personalizzaAccettaRifiuta×
Manage consent
Cookie Policy
Questo documento contiene informazioni in merito alle tecnologie che consentono a questa Applicazione di raggiungere gli scopi descritti di seguito. Tali tecnologie permettono al Titolare di raccogliere e salvare informazioni (per esempio tramite l’utilizzo di Cookie) o di utilizzare risorse (per esempio eseguendo uno script) sul dispositivo dell’Utente quando quest’ultimo interagisce con questa Applicazione.
Per semplicità, in questo documento tali tecnologie sono sinteticamente definite “Strumenti di Tracciamento”, salvo vi sia ragione di differenziare.
Per esempio, sebbene i Cookie possano essere usati in browser sia web sia mobili, sarebbe fuori luogo parlare di Cookie nel contesto di applicazioni per dispositivi mobili, dal momento che si tratta di Strumenti di Tracciamento che richiedono la presenza di un browser. Per questo motivo, all’interno di questo documento il temine Cookie è utilizzato solo per indicare in modo specifico quel particolare tipo di Strumento di Tracciamento.
Alcune delle finalità per le quali vengono impiegati Strumenti di Tracciamento potrebbero, inoltre richiedere il consenso dell’Utente. Se viene prestato il consenso, esso può essere revocato liberamente in qualsiasi momento seguendo le istruzioni contenute in questo documento.
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento gestiti direttamente dal Titolare (comunemente detti Strumenti di Tracciamento “di prima parte”) e Strumenti di Tracciamento che abilitano servizi forniti da terzi (comunemente detti Strumenti di Tracciamento “di terza parte”). Se non diversamente specificato all’interno di questo documento, tali terzi hanno accesso ai rispettivi Strumenti di Tracciamento.
Durata e scadenza dei Cookie e degli altri Strumenti di Tracciamento simili possono variare a seconda di quanto impostato dal Titolare o da ciascun fornitore terzo. Alcuni di essi scadono al termine della sessione di navigazione dell’Utente.
In aggiunta a quanto specificato nella descrizione di ciascuna delle categorie di seguito riportate, gli Utenti possono ottenere informazioni più dettagliate ed aggiornate sulla durata, così come qualsiasi altra informazione rilevante – quale la presenza di altri Strumenti di Tracciamento – nelle privacy policy dei rispettivi fornitori terzi (tramite i link messi a disposizione) o contattando il Titolare.
Attività strettamente necessarie a garantire il funzionamento di questa Applicazione e la fornitura del Servizio
Questa Applicazione utilizza Cookie comunemente detti “tecnici” o altri Strumenti di Tracciamento analoghi per svolgere attività strettamente necessarie a garantire il funzionamento o la fornitura del Servizio.
Altre attività che prevedono l’utilizzo di Strumenti di Tracciamento
Miglioramento dell’esperienza
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per fornire una user experience personalizzata, consentendo una migliore gestione delle impostazioni personali e l’interazione con network e piattaforme esterne.
Interazione con social network e piattaforme esterne
Questo tipo di servizi permette di effettuare interazioni con i social network, o con altre piattaforme esterne, direttamente dalle pagine di questa Applicazione.
Le interazioni e le informazioni acquisite da questa Applicazione sono in ogni caso soggette alle impostazioni privacy dell’Utente relative ad ogni social network.
Questo tipo di servizio potrebbe comunque raccogliere dati sul traffico per le pagine dove il servizio è installato, anche quando gli Utenti non lo utilizzano.
Si raccomanda di disconnettersi dai rispettivi servizi per assicurarsi che i dati elaborati su questa Applicazione non vengano ricollegati al profilo dell’Utente.
Pulsante e widget sociali di Linkedin (LinkedIn Corporation)
Il pulsante e i widget sociali di LinkedIn sono servizi di interazione con il social network Linkedin, forniti da LinkedIn Corporation.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy.
Misurazione
Questa Applicazione utilizza Strumenti di Tracciamento per misurare il traffico e analizzare il comportamento degli Utenti con l’obiettivo di migliorare il Servizio.
Servizi di statistica anonimizzata
I servizi in questa sezione permettono al Titolare di elaborare e gestire statistiche in forma anonima grazie all’uso di Strumenti di Tracciamento di prima parte.
Google Analytics con IP anonimizzato
Google Analytics è un servizio di analisi web fornito da Google LLC oppure da Google Ireland Limited, a seconda della posizione in cui questa Applicazione viene utilizzata, (“Google”). Google utilizza i Dati Personali raccolti allo scopo di tracciare ed esaminare l’utilizzo di questa Applicazione, compilare report e condividerli con gli altri servizi sviluppati da Google.
Google potrebbe utilizzare i Dati Personali per contestualizzare e personalizzare gli annunci del proprio network pubblicitario.
Questa integrazione di Google Analytics rende anonimo il tuo indirizzo IP. L’anonimizzazione funziona abbreviando entro i confini degli stati membri dell’Unione Europea o in altri Paesi aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo l’indirizzo IP degli Utenti. Solo in casi eccezionali, l’indirizzo IP sarà inviato ai server di Google ed abbreviato all’interno degli Stati Uniti.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy – Opt Out; Irlanda – Privacy Policy – Opt Out.
Statistica
I servizi contenuti nella presente sezione permettono al Titolare del Trattamento di monitorare e analizzare i dati di traffico e servono a tener traccia del comportamento dell’Utente.
WordPress Stat
WordPress Stats è un servizio di statistica fornito da Automattic Inc. oppure da Aut O’Mattic A8C Ireland Ltd., a seconda della posizione in cui questa Applicazione viene utilizzata.
Dati Personali trattati: Cookie e Dati di utilizzo.
Luogo del trattamento: Stati Uniti – Privacy Policy; Irlanda – Privacy Policy.
Come gestire le preferenze e prestare o revocare il consenso
Esistono vari modi per gestire le preferenze relative agli Strumenti di Tracciamento e per prestare o revocare il consenso, ove necessario:
Gli Utenti possono gestire le preferenze relative agli Strumenti di Tracciamento direttamente tramite le impostazioni dei propri dispositivi – per esempio, possono impedire l’uso o l’archiviazione di Strumenti di Tracciamento.
In aggiunta, ogni qualvolta l’utilizzo di Strumenti di Tracciamento dipenda da consenso, l’Utente può prestare o revocare tale consenso impostando le proprie preferenze all’interno dell’informativa sui cookie o aggiornando tali preferenze tramite il widget delle impostazioni di tracciamento, se presente.
Grazie ad apposite funzioni del browser o del dispositivo è anche possibile rimuovere Strumenti di Tracciamento precedentemente salvati.
Altri Strumenti di Tracciamento presenti nella memoria locale del browser possono essere rimossi cancellando la cronologia di navigazione.
Per quanto riguarda Strumenti di Tracciamento di terza parte, gli Utenti possono gestire le preferenze e revocare il consenso visitando il relativo link di opt out (qualora disponibile), utilizzando gli strumenti descritti nella privacy policy della terza parte o contattandola direttamente.
Individuare le impostazioni relative agli Strumenti di Tracciamento
Gli Utenti possono, per esempio, trovare informazioni su come gestire i Cookie in alcuni dei browser più diffusi ai seguenti indirizzi:
Google Chrome
Mozilla Firefox
Apple Safari
Microsoft Internet Explorer
Microsoft Edge
Brave
Opera
Gli Utenti possono inoltre gestire alcuni Strumenti di Tracciamento per applicazioni mobili disattivandoli tramite le apposite impostazioni del dispositivo, quali le impostazioni di pubblicità per dispositivi mobili o le impostazioni relative al tracciamento in generale (gli Utenti possono consultare le impostazioni del dispositivo per individuare quella pertinente).
Titolare del Trattamento dei Dati
DLD Capital scf s.r.l. – Viale Parioli 112- 00197 Roma
Indirizzo email del Titolare: info@dldcapital.it
Dal momento che l’uso di Strumenti di Tracciamento di terza parte su questa Applicazione non può essere completamente controllato dal Titolare, ogni riferimento specifico a Strumenti di Tracciamento di terza parte è da considerarsi indicativo. Per ottenere informazioni complete, gli Utenti sono gentilmente invitati a consultare la privacy policy dei rispettivi servizi terzi elencati in questo documento.
Data l’oggettiva complessità di identificazione delle tecnologie di tracciamento, gli Utenti sono invitati a contattare il Titolare qualora volessero ricevere ulteriori informazioni in merito all’utilizzo di tali tecnologie su questa Applicazione.
Definizioni e riferimenti legali
Dati Personali (o Dati)
Costituisce dato personale qualunque informazione che, direttamente o indirettamente, anche in collegamento con qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale, renda identificata o identificabile una persona fisica.
Dati di Utilizzo
Sono le informazioni raccolte automaticamente attraverso questa Applicazione (anche da applicazioni di parti terze integrate in questa Applicazione), tra cui: gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dall’Utente che si connette con questa Applicazione, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier), l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nell’inoltrare la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta dal server (buon fine, errore, ecc.) il paese di provenienza, le caratteristiche del browser e del sistema operativo utilizzati dal visitatore, le varie connotazioni temporali della visita (ad esempio il tempo di permanenza su ciascuna pagina) e i dettagli relativi all’itinerario seguito all’interno dell’Applicazione, con particolare riferimento alla sequenza delle pagine consultate, ai parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’Utente.
Utente
L’individuo che utilizza questa Applicazione che, salvo ove diversamente specificato, coincide con l’Interessato.
Interessato
La persona fisica cui si riferiscono i Dati Personali.
Responsabile del Trattamento (o Responsabile)
La persona fisica, giuridica, la pubblica amministrazione e qualsiasi altro ente che tratta dati personali per conto del Titolare, secondo quanto esposto nella presente privacy policy.
Titolare del Trattamento (o Titolare)
La persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del trattamento di dati personali e gli strumenti adottati, ivi comprese le misure di sicurezza relative al funzionamento ed alla fruizione di questa Applicazione. Il Titolare del Trattamento, salvo quanto diversamente specificato, è il titolare di questa Applicazione.
Questa Applicazione
Lo strumento hardware o software mediante il quale sono raccolti e trattati i Dati Personali degli Utenti.
Servizio
Il Servizio fornito da questa Applicazione così come definito nei relativi termini (se presenti) su questo sito/applicazione.
Unione Europea (o UE)
Salvo ove diversamente specificato, ogni riferimento all’Unione Europea contenuto in questo documento si intende esteso a tutti gli attuali stati membri dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.
Cookie
I Cookie sono Strumenti di Tracciamento che consistono in piccole porzioni di dati conservate all’interno del browser dell’Utente.
Strumento di Tracciamento
Per Strumento di Tracciamento s’intende qualsiasi tecnologia – es. Cookie, identificativi univoci, web beacons, script integrati, e-tag e fingerprinting – che consenta di tracciare gli Utenti, per esempio raccogliendo o salvando informazioni sul dispositivo dell’Utente.
________________________________________
Riferimenti legali
La presente informativa privacy è redatta sulla base di molteplici ordinamenti legislativi, inclusi gli artt. 13 e 14 del Regolamento (UE) 2016/679.
Ove non diversamente specificato, questa informativa privacy riguarda esclusivamente questa Applicazione.
Mercato ribassista, fino a prova contraria
In tutte le professioni l’esperienza gioca un ruolo fondamentale: l’operatività sui mercati finanziari non fa in alcuno modo eccezione a questa regola.
Dopo oltre dodici dieci anni di mercati azionari rialzisti, con la parentesi della correzione più rapida della storia, a seguito dello scoppio della pandemia, un’intera generazione di investitori in questo 2022 si è trovata per la prima volta a confrontarsi con la complessità di un mercato ribassista: una flessione, quella di questa fase, che dura da circa dodici mesi, con lunghe fasi di rimbalzo rispetto ad un trend primario dei prezzi ribassista, ed una volatilità ancora su livelli storicamente contenuti e quindi di poco aiuto nella lettura del reale grado di avversione al rischio degli investitori.
In uscita da una settimana che ha visto la pubblicazione del dato sull’inflazione americana e le riunioni di politica monetaria di Fed e BCE, ha senso porsi alcune domande fondamentali, con il solo fine di raccogliere e rielaborare i messaggi che le dinamiche di prezzo sul mercato azionario e obbligazionario ci hanno restituito.
A seguito della pubblicazione del dato sull’inflazione americana e della riunione della Fed, come si sono mossi i tassi d’interesse e le aspettative sull’inflazione futura?
Il dato sull’inflazione ha sorpreso positivamente il mercato, uscendo nettamente al di sotto delle stime degli analisti. Successivamente, in linea con quanto atteso dal mercato, Jerome Powell ha alzato i tassi di riferimento dei Fed funds di 50 punti base. Come osserviamo, le aspettative sul c.d. “terminale rate”, per la riunione del 14 giugno prossimo, oggi prezzano al 94,1% un range compreso tra il 4,50% e il 5,25%, in netta discesa rispetto alle settimane precedenti.
Quali sono stati i riflessi sul mercato monetario, in particolare con riferimento ai rendimenti dei Treasuries USA e alla loro relazione con l’S&P500? Come osserviamo, i rendimenti sul decennale USA non si sono mossi significativamente.
Il terzo interrogativo che dobbiamo porci è: se consideriamo la reazione sul mercato azionario e obbligazionario americano come già prezzato prima del meeting della Fed, cosa ha provocato la flessione sui mercati azionari nelle sedute di giovedì e venerdì?
La gran parte della correzione sui mercati azionari si è verificata nelle sedute di giovedì e venerdì a seguito della riunione della BCE e di queste dichiarazioni di Christine Lagarde:
Nello specifico, l’ipotesi che la BCE possa nel prossimo futuro muoversi con maggior decisione sul fronte del rialzo dei tassi rispetto alla Fed, unita alla aperta dichiarazione di attendersi una prossima recessione nell’eurozona, hanno accelerato la correzione delle sedute di giovedì e venerdì.
Alla luce dell’evidenza di mercati finanziari che, in linea con le previsioni di Christine Lagarde, hanno iniziato a scontare uno scenario di tassi d’interesse progressivamente sempre più restrittivi e di un ciclo economico in forte rallentamento, Il prossimo interrogativo al quale rispondere è il seguente: quale quadro di riferimento di forniscono i mercati azionari?
Come osserviamo, tanto l’S&P500 quanto il Nasdaq100, evidenziano un quadro tecnico di forte debolezza, con il secondo che, per la prima volta dal giugno 2010, ha rotto al ribasso la media mobile a 200 settimane.
Inevitabilmente, la persistente debolezza del mercato azionario ci pone l’interrogativo di quale scenario sul piano fondamentale i mercati possa andare a scontare nei prossimi mesi.
Nel complesso delle valutazioni sviluppate nei mesi precedenti, abbiamo in diverse circostanze sottolineato come a valutazioni e aspettative di utili per azione più contenute corrispondano livelli inferiori sugli indici azionari. Real Investment Advice ha recentemente ben tracciato le prospettive per l’S&P500 nel caso di una revisione al ribasso delle stime di utili per il prossimo anno.
In aggiunta, dobbiamo considerare come, in un contesto economico in peggioramento, la i livelli base di multiplo P/E possano modificarsi significativamente e scendere, unitamente alle stime di utile per azione, al di sotto dell’attuale livello, pari a 18X.
L’ipotesi di una lieve recessione (c.d. soft landing) o di una tenuta del ciclo economico non sono da escludere, ragion per cui è fondamentale considerare diversi scenari nel nostro piano di asset allocation dinamica, consapevoli che il mercato nei prossimi mesi sarà molto data dependent.
Allargando il campo della nostra osservazione, e alla luce di un dato sull’inflazione migliore di quanto atteso, come riflesso nei futures sui Fed funds, la prossima domanda alla quale rispondere è: quali segnali ci stanno arrivando dal mercato obbligazionario?
Come osserviamo, e restando alla sola osservazione di quanto rileviamo sul mercato americano, l’obbligazionario americano sta evidenziando segnali di forza, tanto in termini assoluti quanto in termini di forza relativa rispetto all’S&P500.
Questa ripresa di valore ben si sposa con lo scenario di tipo binario delineato nelle settimane precedenti: nell’ipotesi di un’inflazione in rallentamento, tanto nel caso in cui l’economia si muovesse in territorio recessivo, quanto nel caso in cui il ciclo economico si dimostrasse maggiormente resiliente rispetto alle attese, l’obbligazionario potrebbe andare incontro ad una significativa ripresa di valore.
Al quadro delle considerazioni finora sviluppate dobbiamo infine aggiungere un ulteriore elemento di riflessione. Come osserviamo, in questa settimana, e in linea con quanto rilevato lungo tutto l’arco del 2022, la volatilità si è mossa all’interno di un trading range ben definito ed in correlazione inversa con l’S&P500.
Come evidenziato nell’ambito delle analisi delle settimane precedenti, statisticamente, un bear market tende a concludersi a seguito di un’espansione di volatilità ben al di sopra dei livelli attuali.
Quali considerazioni conclusive ci porta in dote l’evoluzione degli eventi di questa intensa e significativa settimana sui mercati?
– il mercato azionario oggi conferma il quadro ribassista che ha caratterizzato l’intero 2022. Se assumiamo come riferimento l’indice S&P500, l’area compresa tra 4.100 e 4.300 punti resta il principale test al rialzo: sia pur su questi livelli il mercato resta in impostato a ribasso.
– Il recente rimbalzo è stato guidato dai settori più difensivi, a conferma di una modesta propensione al rischio degli investitori.
– Le probabilità di recessione restano alte, stando a quanto segnalano gli indicatori economici di tipo leading e la curva dei rendimenti.
– Una recessione, inevitabilmente, rischia di portare con sé una revisione al ribasso degli utili aziendali e, con essa, le valutazioni sul mercato azionario.
– il mercato rappresenta un meccanismo di previsione degli scenari futuri. Parte delle prospettive recessive potrebbero già essere scontate nei prezzi, con la conseguenza che un minimo di periodo sugli indici azionari potrebbe essere raggiunto prima di quanto si pensi.
– Il mercato obbligazionario sta dando vita ad un rimbalzo significativo, sia pur in misura maggiore negli Stati Uniti che in Europa. In termini relativi e in questa fase, resta l’asset class con il maggior potenziale rialzista.
Come accennato all’inizio, non molti investitori oggi sono avvezzi all’esperienza di un mercato ribassista: la sua durata, le caratteristiche e i tempi di sviluppo sono molto diversi rispetto a quelli di una semplice e più rapida correzione. I mercati cambiano la loro natura da periodo a periodo e l’esperienza, unita alla naturale inclinazione nel considerare sempre aperte tutte le diverse possibilità di scenario, ci aiuteranno a leggere e a reagire, nel modo più efficace, ad un contesto di mercato tanto sfidante come quello attuale.
“Un vantaggio statistico non è niente più di un’indicazione della maggior probabilità che si verifichi un evento piuttosto che un altro.”
Mark Douglas
Disclaimer:
Questo documento assume natura educativa e non può essere considerato attività di consulenza finanziaria indipendente. L’autore o DLD Capital SCF S.r.l. non sono responsabili delle decisioni che potrebbero essere intraprese a seguito della lettura di questo articolo. Prima di assumere scelte d’investimento, suggeriamo di rivolgervi ad un consulente finanziario iscritto all’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (www.organismocf.it).